SIAMO SU UN VULCANO

Il gigante irrequieto. Siamo a Linguaglossa sull’Etna. Un insieme di territori unici e affascinanti. L’uomo qui interagisce, spesso con difficoltà, con un ambiente bellissimo ma altrettanto complicato. Qui tutto è estremo, al limite della coltivazione della vite.
Tra i 500 e i 1400 metri di altitudine, si trovano le località a più spiccata vocazione vitivinicola, e i vigneti più rappresentativi dell’enologia etnea. Proprio a questi vigneti si deve la più antica Denominazione di Origine Controllata siciliana, istituita nel 1968.

Il gigante irrequieto. Siamo sull’Etna. Un insieme di territori unici e affascinanti. L’uomo qui interagisce, spesso con difficoltà, con un ambiente bellissimo ma altrettanto complicato. Qui tutto è estremo, al limite della coltivazione della vite. Tra i 500 e i 1400 metri di altitudine, si trovano le località a più spiccata vocazione vitivinicola, e i vigneti più rappresentativi dell’enologia etnea. Proprio a questi vigneti si deve la più antica Denominazione di Origine Controllata siciliana, istituita nel 1968.

LA STORIA

Il legame tra il vulcano e il vino risale ad epoche antichissime: ritrovamenti di tralci di vite sull’Etna ci portano infatti a cavallo tra la fine del neolitico e l’inizio dell’era dei metalli, ossia a 4 o 5 millenni or sono. Probabilmente si trattava di vite selvatica, curata in seguito all’arrivo dei popoli mediterranei che s’insediarono nell’isola.
Si deve infatti ai fenici e poi ai greci l’introduzione di nuovi sistemi di coltivazione e di produzione del vino, che veniva commercializzato in tutto il Mediterraneo.


Il legame tra il vulcano e il vino risale ad epoche antichissime: ritrovamenti di tralci di vite sull’Etna ci portano infatti a cavallo tra la fine del neolitico e l’inizio dell’era dei metalli, ossia a 4 o 5 millenni or sono. Probabilmente si trattava di vite selvatica, curata in seguito all’arrivo dei popoli mediterranei che s’insediarono nell’isola. Si deve infatti ai fenici e poi ai greci l’introduzione di nuovi sistemi di coltivazione e di produzione del vino, che veniva commercializzato in tutto il Mediterraneo.
L’attività agricola e' sempre e dovunque


ESPERIENZA

CONTINGENZA

LUNGIMIRANZA


ESPERIENZA

CONTINGENZA

LUNGIMIRANZA
I VITIGNI

Condizioni uniche di clima e di terreno determinano la tipicità delle uve e del vino dell’Etna. Alle quote più alte gli sbalzi termici tra il giorno e la notte (notevoli, fino a 13-15°C) consentono una maturazione fenolica e aromatica fondamentale per il colore e il sapore delle uve rosse, e per l’aroma delle uve bianche.
Il terreno vulcanico “ripiddu” è inoltre ricchissimo di potassio (con concentrazioni doppie rispetto agli altri terreni) che fornisce un equilibrato tenore zuccherino alle uve e un giusto rapporto tra acidi e alcoli.
CARRICANTE e CATARRATTO

a bacca bianca, per vini suadenti e longevi dalle straordinarie note terziarie.
NERELLO MASCALESE e CAPPUCCIO

a bacca nera, potenti ed eleganti si completano per ottenere dei vini dalla grande freschezza, lunghezza e piacevolezza.

Condizioni uniche di clima e di terreno determinano la tipicità delle uve e del vino dell’Etna. Alle quote più alte gli sbalzi termici tra il giorno e la notte (notevoli, fino a 13-15°C) consentono una maturazione fenolica e aromatica fondamentale per il colore e il sapore delle uve rosse, e per l’aroma delle uve bianche. Il terreno vulcanico “ripiddu” è inoltre ricchissimo di potassio (con concentrazioni doppie rispetto agli altri terreni) che fornisce un equilibrato tenore zuccherino alle uve e un giusto rapporto tra acidi e alcoli.

a bacca bianca, per vini suadenti e longevi dalle straordinarie note terziarie.

a bacca nera, potenti ed eleganti si completano per ottenere dei vini dalla grande freschezza, lunghezza e piacevolezza.